Ius Soli, la sinistra riprende la sua battaglia. E arriva l’apertura di Giuseppe Conte: Non è nel contratto di governo ma spero in una riflessione serena.
Il caso Ramy ha lasciato strascichi nel mondo della politica. Matteo Salvini ha deciso di concedere la cittadinanza solo agli eroi dell’autobus dirottato a Milano (senza concederla quindi ai genitori degli stessi). La decisione non ha pienamente soddisfatto soprattutto la sinistra, che rilancia la storica battaglia sullo Ius Soli.
Ius Soli, la battaglia della sinistra e l’idea di lanciare una raccolta firme
Stando a quanto riferito da Libero, sarebbe nata dall’iniziativa delle liste civiche una raccolta firme per la promulgazione di una legge popolare, quello sullo Ius Culturae. Non si tratta propriamente di uno Ius Soli ma comunque di una decisa apertura rispetto alla normativa vigente.
Sempre stando a quanto riferito dal quotidiano, tra i promotori dell’iniziativa ci sarebbero ex renziani pronti a riprendere il progetto (interrotto) varato nel corso del governo Gentiloni.
Giuseppe Conte: Lo Ius Soli non è nel contratto di governo ma sì a riflessioni serene
Sullo Ius Soli è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte con una inaspettata apertura al dialogo che non deve aver fatto particolarmente piacere a Matteo Salvini.
“Lo ius soli non è nel contratto di governo, ma io auspico che si avvii in sede parlamentare una riflessione serena, dove si può valutare anche una prospettiva di nascita sul territorio italiano, ma che deve essere collegata a un percorso di integrazione serio“.